Un aiuto d’amore

Questa volta non vi svelo assolutamente nulla della trama perché questo terzo libro della serie “Of Love” di Andrew Grey, è in assoluto il mio libro preferito.
Ha come due argomenti centrali, due problemi molto grossi: la violenza sui compagni e la disabilità.
Peter non è sempre stato disabile, ma ha dovuto imparare a usare una sedia a rotelle. Ha dovuto imparare un sacco di nuove cose e ha capito che doveva reinventarsi per tornare a essere felice. Però non tutti riescono a vedere la persona oltre la sedia a rotelle e, al giorno d’oggi dove tutti cercano la perfezione fisica, devo dire che è un argomento tostissimo da trattare.
Nel romanzo viene spiegato il punto di vista di Peter, disabile, e di come le persone lo trattano. Chi con gentilezza estrema, chi lo deride e chi, invece, riesce a vedere oltre la sedia e la disabilità. Ecco, proprio quest’ultima categoria di persone, è estremamente rara ed è davvero difficile trovarle in questo mondo fatto di apparenze.
Russ è sanissimo ma subisce violenze dal suo “compagno”, che lo ha talmente manipolato da fargli credere che sia tutto colpa sua. Russ sa che non è vero, ma non riesce a separarsi dall’uomo perché non ha più nessuno a sostenerlo, o meglio, crede di non avere più nessuno. Anche questo tema è parecchio delicato. È come avere un elefante nella stanza e fare finta di non vederlo. Diciamocelo, quante volte sentiamo che una donna subisce violenza dal compagno? Quante volte lo sentiamo alla tv, fino alla tragica fine? Quello che non sentiamo è che anche gli uomini possono subire violenze. Non è che, essendo uomini, loro non possano subire violenze perché, appunto, sono uomini. Anche a loro può succedere ed è brutto vedere che nessuno ne parla. Qui l’autore lo ha fatto con estremo tatto, analizzando in modo completo il comportamento sia di Russ che del “compagno” violento. Ha mostrato i due punti di vista ed è una cosa che ho adorato, perché ho capito come, una mente del genere, funziona.
Ovvio che situazioni del genere non si risolvono con la stessa velocità in cui si sono risolte nel libro ma ho trovato piacevole vedere come Russ, finalmente, si sia liberato della violenza e abbia deciso di buttarsi anima e corpo in qualcosa che lo rendesse veramente felice.
Di questo romanzo ho amato tutto proprio perché ha trattato argomenti così difficili da gestire. Bastava una parola fraintendibile e il libro sarebbe potuto essere un completo disastro, invece è riuscito a gestire tutto con delicatezza, tatto e attenzione.
Le quattro stelline, purtroppo, sono date dal fatto che, immancabilmente, manca una buona rilettura, così che gli errori ortografici, sintattici e di omissione venissero rilevati e risolti.

Lo consiglio?

Sì a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso dal solito, a chi ama i romanzi ambientati nell’ambiente ristorativo e a chi ha voglia di piangere un pochino.

No a chi è in cerca di qualcosa di leggero e semplice, a chi non ama le serie e a chi vuole dei romanzi perfetti.



Voto: 4*

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https://ilmondodeglimmblog.wordpress.com/2019/01/21/un-aiuto-damore/